Da quando abbiamo iniziato a lavorare come consulenti, formatori e counselor, non avremmo mai immaginato di vivere un momento storico così complesso come quello che stiamo attraversando.
Abbiamo dovuto fare i conti con un cosiddetto “nemico invisibile”, denominato COVID-19, che ci ha costretto a confrontarci con le nostre paure, a mettere progressivamente in discussione certezze e convinzioni radicate negli anni e a porci nuovi quesiti.
Essere un consulente HR oggi vuol dire organizzare i nostri progetti, le nostre attività, le nostre agende in modalità del tutto diverse.
Lo smart working stravolge completamente le dimensioni spazio-temporali del lavoro proiettandoci in una nuova forma di organizzazione del lavoro che richiede differenti modalità di gestione e coordinamento delle attività ordinarie.
I cambiamenti in corso nei modelli organizzativi, non vanno considerati come una necessità inevitabile ma re-interpretati come una opportunità per sviluppare negli individui nuove competenze ed abilità e stimolarli verso la ricerca di modelli di work-life balance sempre più efficaci.
Un consulente HR ha bisogno di conoscere le persone con cui interagisce, in qualche modo deve scoprire ciò che nemmeno le persone conoscono di loro stesse.
Desideri, sogni, prospettive di vita, traguardi ambiti. A queste domande se ne pongono oggi diverse altre per le quali le risposte non sono prive di incognite: "Come si presenterà il futuro? Che ne sarà del mio lavoro?", ecc...
Di fronte a queste incertezze, il consulente HR ha il difficile compito di far emergere in ciascun individuo le proprie paure, aiutarlo ad analizzare i propri punti deboli ed inquadrare i propri spazi di miglioramento.
Ed è in questo ruolo che deve mettere in campo tutte le proprie conoscenze, competenze ed esperienze.
Proprio come un bravo scultore, deve partire da ciò che ha davanti e, così come si fa con un materiale prezioso, dovrà iniziare a modellarlo fino a quando non uscirà fuori un capolavoro.
Le persone sono questo, un capolavoro, e hanno bisogno di consulenti capaci di far uscire fuori il meglio da ciascuno di loro.
In contesto sempre “più liquido”, le aziende dovrebbero creare insieme ai consulenti HR appositi “spazi di ascolto”, perché mai come in questo periodo, tutti noi abbiamo bisogno di essere ascoltati, essere capiti e lavorare su noi stessi.
Uno sportello di ascolto in ogni azienda potrà sicuramente aiutare ad avere un equilibrio tra ciò che accade al di fuori e ciò che si vive all’interno dello stesso gruppo di lavoro.
In questo senso anche le tecnologie dello smart working possono essere di supporto attraverso l’attivazione di appositi sportelli di ascolto online in grado di far emergere le principali difficoltà sulle quali avviare precisi percorsi di miglioramento individuale.
Sviluppare nuovi percorsi di crescita in nuove dimensioni organizzative del lavoro: sembra essere questa la sfida post pandemica che può essere affrontata con successo solo attraverso una collaborazione sempre più stretta tra aziende ed individui.
“Non lasciare che le tue paure ti impediscano di evolverti come essere umano”.
Inserisci la tua email
Affiancare le imprese, enti ed istituzioni in tutti gli aspetti di natura strategica ed operativa attraverso la "mobilitazione integrata" (CROSS) di competenze ed esperienze (HUB) in risposta alle specifiche esigenze aziendali.
CONTACT INFO
SEDE LEGALE
Via dei Mille, 47
80121 - Napoli
SEDE OPERATIVA
Via Morgantini, 3
80134 - Napoli
Via Bruno Buozzi 59
00197 Roma
P.IVA: 08060921213
info@crosshub.it
crosshub@b2bpec.it
Tel 345 142 09 5