Tutto il settore dei brevetti è, ahimè, perennemente afflitto da informazioni incomplete, sentito dire, errori veri e propri, fino ad arrivare a dannosi scambi di significato, come accade a volte nella confusione tra le stesse parole “brevetto” e “marchio”.
In occasione dell’apertura del bando Brevetti+, l’incentivo per la valorizzazione economica dei brevetti promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia che si apre appunto oggi 30 gennaio 2020 alle ore 12.00 (vedi la scheda Cross Hub Brevetti+). Senza entrare nelle tecnicalità del quando e come ottenere un brevetto, con questa nota voglio provare a portare un po' di luce su aspetti spesso oscuri per molti, anche con l’aiuto delle vastissime informazioni dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale.
È vero che non tutte le imprese sviluppano invenzioni che possono essere brevettate, ma è anche falso che i brevetti per invenzione (qui per brevità li chiameremo brevetti, quelli “veri”) non si applicano solo a complessi prodotti e processi fisici o chimici, oppure che sono utili solo a grandi corporation: i brevetti possono essere ottenuti praticamente in qualsiasi area tecnologica, dallo spillo al sistema di guida di un aereo.
Poi spesso le persone pensano ai brevetti a proposito di straordinari progressi scientifici, come il primo telefono di Meucci oppure a grandi corporation come Google che investano in ricerca e sviluppo.
In realtà buona parte dei brevetti non vengono concessi per straordinari progressi scientifici, ma piuttosto per invenzioni che permettono miglioramenti ad invenzioni esistenti, come la seconda o la terza generazione di un prodotto o di un processo che funzioni in maniera più economica o efficiente del passato.
Per le invenzioni più strettamente incrementali esistono poi i brevetti di modelli di utilità che hanno una durata più ridotta e possono essere ottenuti più facilmente.
Se non brevetto le mie invenzioni i miei concorrenti possono approfittarne e, se il mio prodotto ha successo molte altre aziende concorrenti possono essere tentate dal produrre lo stesso prodotto usando la vostra invenzione senza dover chiedere il vostro permesso.
Aziende più grandi della vostra possono godere di un’economia di scala e produrre il vostro prodotto più economicamente e competere contro di voi con un prezzo di mercato più basso. Ciò può ridurre la vostra quota di mercato per quel prodotto.
Anche aziende più piccole potrebbero produrre il vostro prodotto a un prezzo più basso e competere vantaggiosamente perché non devono recuperare i costi di sviluppo che voi avete già dovuto affrontare.
Accanto a ciò la possibilità di concedere in licenza, vendere o trasferire tecnologia viene gravemente ostacolata se non resa impossibile se non brevettate la vostra invenzione.
Il trasferimento di tecnologia parte dall’assunto che una o più parti hanno la proprietà legale di una tecnologia e ciò può essere efficacemente ottenuto solo attraverso la protezione della proprietà industriale (IP).
Senza la protezione dell’IP per una certa tecnologia tutte le parti tendono a essere sospettose nello scoprire le proprie carte durante le trattative, per paura che l’altra parte possa scappare via con la vostra invenzione.
Infine dovete anche considerare che qualcun altro potrebbe brevettare la vostra invenzione prima di voi. La prima persona o azienda che brevetta un’invenzione avrà diritto a quel brevetto.
Questo significa che se non brevettate voi la vostra invenzione o l’invenzione fatta da un dipendente della vostra società, qualcun altro che può aver sviluppato qualcosa di simile anche successivamente può farlo.
Ciò potrebbe legittimamente escludere la vostra azienda dal mercato, limitare in alcuni casi le vostre attività alla continuazione dell’uso precedente o, in altri casi, chiedere alla vostra azienda di pagare un canone di licenza per l’uso della “vostra” invenzione.
In ogni caso, per assicurarvi che nessuno possa brevettare la vostra invenzione, invece di depositare una domanda di brevetto potete rivelare la vostra invenzione al pubblico così da farla diventare “tecnica nota” per qualsiasi domanda di brevetto che dovesse essere depositata dopo la vostra pubblicazione. In questo modo qualsiasi domanda di brevetto da parte di chicchessia successiva a tale rivelazione pubblica, in molti casi compresa una vostra stessa domanda di brevetto, verrà rigettata dagli uffici preposti per mancanza del requisito di “novità”.
La protezione è facile, vendere è difficile.
Assicuratevi di iniziare, anche prima di ottenere un brevetto, l’esplorazione del mercato per valutare la vendibilità del prodotto risultante dall’invenzione. Dopo il brevetto uno sforzo ancora più importante dovrebbe essere profuso nelle ricerche e nella strutturazione del mercato per il vostro prodotto innovativo.
Cercate quindi di capire come il vostro prodotto può essere prodotto industrialmente.
La produzione industriale è un passaggio fondamentale per portare qualsiasi invenzione sul mercato. Riuscirete a produrre e distribuire il vostro prodotto ad un prezzo che il mercato considererà interessante? Questa è una domanda fondamentale.
Testate l’idea del prodotto per capire se ha mercato, cominciando molto presto, anche prima del brevetto stesso se possibile. Verificate presto il livello d’interesse nella vostra invenzione, ad esempio provando a esplorare concessione in licenza, iniziando uncrowdfunding, o facendo delle vere e proprie indagini di mercato.
Rispettate il valore dell’esperienza in quel settore.
La mancanza di conoscenza può essere fatale. Molti inventori ritengono che sia la mancanza di risorse economiche la barriera principale, ma in realtà è la mancanza di esperienza. Serve molto più di un brevetto e tanti soldi per portare un’invenzione seriamente sul mercato. Per questo dietro a nuove aziende di successo troviamo squadre di fondatori, persone che hanno portato sul mercato prodotti simili.
Non affidatevi ad aziende esterne che facciano tutto il lavoro di commercializzazione per voi: ci vuole lavoro vero e nessuno lavorerà più duramente di voi per portare il vostro prodotto innovativo sul mercato.
Il bando Brevetti+ è finalizzato all'acquisto di servizi specialistici per la valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato.
L’incentivo può finanziare l’acquisto di servizi specialistici relativi a:
Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 140.000 euro che non può superare l’80% dei costi ammissibili. Per gli spin-off accademici e per le iniziative con sede operativa in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia le agevolazioni possono arrivare al 100% dei costi ammissibili. Gli incentivi sono concessi nel regime de minimis.
È riservato a PMI italiane:
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