La Fase 1 non ci ha dato altra possibilità che l’utilizzo di ogni mezzo per continuare i nostri contatti, continuare a lavorare e mantenere una vita sociale.
Spesso il cambiamento è guidato e si attua con gradualità.
Alcune volte un improvviso salto tecnologico cambia le nostre abitudini di vita. Pensiamo ai cellulari, ad internet, agli smartphone.
Nel periodo di lockdown siamo stati forzati dalla situazione di fatto a percorrere improvvisamente la strada dello smart working che ha rivelato molti punti di forza e che, per molti aspetti, sarà utile considerare anche per la Fase 2.
Il lavoro agile (o smart working) è regolato dalla Legge 81/2017 in 6 chiari articoli (18 -23) che agevolano ulteriormente l’utilizzo del “telelavoro” che già era regolato in Italia dall’accordo interconfederale del 9 giugno 2004.
Prima del lockdown lo smart working ha avuto una lenta diffusione, ma per una strana combinazione sia la normativa, sia i mezzi tecnologici (reti e PC), sono stati pronti e disponibili ad inizio marzo, nel momento del bisogno e sono stati prontamente sdoganati dai regolamenti di emergenza Covid-19.
Anche interi settori pubblici, come la Scuola, hanno abbracciato senza esitazioni il lavoro da casa con alunni e colleghi.
I professori, la nostra anziana classe docente, molto meno pronta all’utilizzo degli strumenti elettronici rispetto al settore privato, ha sperimentato positivamente le nuove modalità di lezione.
Nella Fase 2 dovremo affrontare, soprattutto nei grandi centri urbani, 2 problemi essenziali: il distanziamento sociale e la mobilità.
Le nostre imprese dovranno affrontare nuove limitazioni per gli ambienti di lavoro e maggiore flessibilità per evitare addensamenti del traffico in orari di punta.
Lo smart working intercetta molte esigenze di flessibilità sia aziendali che personali e sociali.
La tecnologia, da anni, rende possibile questa soluzione.
Certo, per molte mansioni lo smart working non è una soluzione praticabile (penso ad es. al campo della vendita al dettaglio o della produzione di beni materiali), ma per molte altre tipologie di servizi può essere un utile elemento da prendere in considerazione.
Sulla scia di quanto “di fatto” applicato in Fase 1 è possibile dare stabilità a questo strumento con l’adozione di regolamenti aziendali che, anche in forma sperimentale, diano certezza e ne adattino l’utilizzo secondo le effettive esigenze aziendali.
Nell’ambito di questa iniziativa organizziamo sessioni gratuite di “review strategica ed organizzativa” on line ed offriamo tra le diverse tematiche, anche un’ampia e pratica informativa su questa modalità di lavoro (smart working) e sulla sua estrema adattabilità alle esigenze di ogni Azienda.
Metteremo a tua disposizione le nostre competenze per aiutarti ad affrontare l’emergenza in corso.
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Affiancare le imprese, enti ed istituzioni in tutti gli aspetti di natura strategica ed operativa attraverso la "mobilitazione integrata" (CROSS) di competenze ed esperienze (HUB) in risposta alle specifiche esigenze aziendali.
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